Vai al contenuto della pagina Vai al piè di pagina

Ricerca

Storia

Le pagine del gruppo di storia vogliono rappresentare una vetrina per conoscere le finalità della materia, il nome dei docenti e il piano degli Studi. Sono inoltre segnalati alcuni siti internet di interesse storico.

«È questo il frutto delle indagini e dello studio, cui ho sottoposto gli eventi del passato: in riferimento ai fatti antichi è arduo prestar fede indiscriminatamente ad ogni indizio. Gli uomini infatti si trasmettono le tradizioni passate senza vagliarle criticamente, anche se concernono vicende della propria terra, le memorie del passato. (...) I più prendono alla leggera la ricerca della verità e preferiscono rivolgersi alle prime informazioni attendibili, che non esigono applicazione e studio».
Tucidide, La guerra del Peloponneso, Libro I, 20.

Si è spesso confuso il significato della parola "storia". Come ben scrive Henri Marrou, «la storia è la conoscenza del passato umano». In quanto conoscenza la storia non è tutto quanto è accaduto nel passato, ma quello che invece conosciamo del passato. La conoscenza è umana è dunque fallace, vittima della soggettività dell'essere umano. Per questa ragione è indispensabile sviluppare un senso critico nell'approccio alle vicende umane che vogliamo conoscere. Al di là della conoscenza degli avvenimenti, l'insegnamento della storia deve quindi insegnare ad affrontare con un metodo critico, analitico, gli eventi studiati. Saper distinguere il vero dal falso, la realtà dalla propaganda, il globale dal parziale. Ecco l'insegnamento ancora attuale di Tucidide.

L'insegnamento nella scuola è stato per lungo tempo contraddistinto dalla prevalenza della quantità sulla qualità. Il nozionismo e il ruolo passivo degli allievi hanno però lasciato a poco a poco lo spazio a un insegnamento che da più importanza alla comprensione dei grandi fenomeni storici e che si basa su un ruolo più attivo degli studenti. Porre l'accento su di un ruolo più attivo degli studenti nell' apprendimento della storia ha voluto dire abituare gli stessi allievi a un rapporto diretto e critico con le fonti primarie. Un'analisi critica delle fonti, seriamente guidata dal docente, permette all'allievo di crearsi una coscienza e una competenza propria, indipendente e attiva.

Il senso critico e lo studio dei fenomeni storici rappresentano dunque la specificità di un insegnamento democratico della storia. Come già l'aveva rilevato alla fine del diciannovesimo secolo lo storico francese Charles Seignobos, il senso critico applicato alla storia rende l'allievo, da un lato, capace di comprendere meglio la società e i rapporti che intercorrono tra i suoi individui e, dall'altro, abile a capire quali sono i meccanismi della partecipazione istituzionale e le basi del consenso politico. 

Piano degli studi

Si avverte che:
  • a partire dall'anno scolastico 2020-21, i Piani di studio presentati in questa pagina sono validi per le classi II-III-IV.
  • per le classi I valgono i Piani cantonali.

L'insegnamento della storia vuole sviluppare nello studente:

  • la curiosità e l'interesse verso il sapere storico come fonte di conoscenza;
  • la coscienza che la società in cui vive si fonda su un passato comune e che ogni epoca produce valori e conoscenze;
  • l'apertura verso culture diverse dalla propria e la capacità di accettare le differenze.

Esso si propone pertanto di portare lo studente a:

  • conoscere vicende, relazioni e forme di vita degli uomini nel tempo e nello spazio;
  • acquisire la consapevolezza che la storicità riguarda tutti i fenomeni della società;
  • comprendere che i risultati della storiografia non sono dati una volta per tutte e che rispondono a differenti procedure di analisi;
  • orientarsi nella complessità del presente attraverso lo studio del passato e essere cosciente delle relazioni che intercorrono tra
  • passato e presente (presente - passato - presente);
  • riconoscere le diverse temporalità dei processi storici (eventi, cicli, strutture).

Lo studente imparerà a orientarsi in alcuni aspetti importanti della storia generale e della storia nazionale, evidenziando in particolare le strutture politiche e i loro cambiamenti, le basi sociali ed economiche, i fatti culturali (arti, religioni, scienze), le mentalità e i modi di vita; a saper collegare tra di loro i vari aspetti della ricostruzione storica, e nel contempo a conoscere le procedure e il linguaggio storiografico, cioè gli strumenti operativi e concettuali di cui si serve lo storico.

Per avvicinare tali obiettivi, nel corso dei quattro anni lo studente sarà portato a sviluppare e affinare diverse capacità:

  • affrontare un documento storico, adeguatamente adattato, mettendone in evidenza le caratteristiche principali;
  • scomporre un testo storiografico nei suoi elementi essenziali, politici, economici, culturali;
  • stabilire gerarchie tra avvenimenti e valutare l'incidenza dei singoli eventi in rapporto ai diversi soggetti storici o alle strutture;
  • analizzare e confrontare giudizi storici diversi utilizzando gli strumenti necessari per l'interpretazione della ricostruzione storica;
  • individuare, usare e confrontare modelli interpretativi;
  • utilizzare con competenza e proprietà espressioni e concetti tipici del linguaggio storiografico in relazione a specifici con testi: ciclo,
  • struttura, crisi, rivoluzione, restaurazione, progresso, industria, rinascimento, ancien régime, ecc.;
  • usare gli strumenti fondamentali del lavoro storico: tavole sinottiche, tabelle, grafici, atlanti storici, bibliografie, ecc.;
  • usare correttamente i più importanti ordinatori temporali e essere in grado di saper impostare in termini storici un problema;
  • selezionare da fonti diverse gli elementi necessari per ricostruire un processo storico;
  • esporre in forma chiara e coerente fatti e problemi relativi agli eventi storici studiati.